Percorro un sentiero di campagna
in una calda mattina d’estate,
quando scorgo un’anitra bianca
che si agita e si lamenta
correndo di qua e di là.
Allunga il collo
per osservare meglio,
forse in cerca
del compagno perduto.
Poi sale su un muretto
e continua a starnazzare
in un appello disperato.
Finalmente un suo simile
risponde al richiamo,
correndole incontro trafelato.
I due si scontrano
e con la gioia nel cuore
intrecciano il loro collo,
avviando una danza d’amore.
Bellissime Parole Tiana…Grazie dei tuoi preziosi consigli che colgo come fiori e come un piccolo dono da una donna piena di saggezza … Un sincero e affettuoso saluto da Bruxelles (Belgio)
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Dovremmo imparare dagli animali. Ci sono molti analfabeti sentimentali…
Grazie del passaggio.
Chiara
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Ciao Tianaaaaaaa !!! Un bacione grande per te :-*
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le tue parole sono piene di speranza nche se avolte c’e’ solo disperazione
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è vero gli animali ci insegnano.una volta una studiosa, mi pare la Fegiz,parlo’ dei cannaraccioni che sono una sèecie fedelissima e che hanno nel maschio oltre un compagno affidabile uno molto collaborativo nell’accudimento della prole. Lo stesso dicasi dei pinguini.Insomma i peggiori sono i nostri. Come vedi, la lingua batte dove il dente duole….ciao
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