La guerra è sangue e morte,
distruzione e tenebre
avventura senza ritorno
di uomini che lasciano
donne vedove,
figli orfani,
case distrutte.
La guerra è fame,
corruzione,
prostituzione
droga,
e inietta anche nel cuore più puro
sentimenti di odio e vendetta,
lasciando a mani vuote,
per ricominciare l’ardua ascesa
verso la dignità perduta.
Comprendo in prima persona questo post visto che durante la prima guerra mondiale morì il mio bisnonno a 29 anni e durante la seconda mio nonno, suo figlio, a 28. Mia nonna rimase vedova di tanta battaglia a soli 24 anni con un bimbo piccolo da sfamare (mio padre). A me sembra il minimo accontentarmi delle cose che ho se la vita si inquina anche in quegli orrori. Buona Settimana Tiana. Un abbraccione.
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Buona sera Sebastiana…ho letto su GENTE la bellissima lettera di sua figlia Alessandra. Innanzitutto le faccio i complimenti per il suo blog. Io sono sarda ma da tanti anni abito a Reggio Emilia e mi fa piacere leggere tutto ciò che mi riporta alla mia Sardegna. Tornerò presto a trovarla sicura di trovare tante belle cose da leggere. Le auguro una serena notte e le mando un caro abbraccio.
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Buonasera ! SEbastiana miha parlato una mia amica del suo blog.le auguro una dolce notte è le lascio una poesia ke a me piace molto.
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l’incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita’.
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Sante parole, la guerra è proprio uno schifo!!!
Per intraprendere le vie diplomatiche, invece che abbracciare il mitra; ci vuole solo un pò di amore per chi non la pensa come noi.
Continua così sei sempre piacevole a leggerti.
Ciao da Carducci.
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Solo un pazzo potrebbe non odiare la guerra e l’orrore che questa comporta.
Un bacione cara Tiana
Sergio
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tutti sappiamo come è tremenda la guerra,eppure non c’è epoca dove tutti gli uomini siano stati in pace.O da una parte o dall’altra del mondo c’è sempre qualc’uno che combatte.Speriamo almeno in un futuro migliore
un salutone da Ida
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