Chi bussa alla porta?

E’ Gesù che viene a visitarmi sotto la veste di una vecchia signora, che chiede aiuto.

Con la sua magra pensione non riesce ad aiutare la figlia separata e tre nipotini. Deve pagare l’affitto, il condominio e tutto ciò che comporta la vita di cinque persone.

Si vede quindi costretta a bussare alla porta dei centri d’assistenza

per ottenere dei generi alimentari e a quella di alcune famiglie

per avere un aiuto in denaro che le consenta di coprire una parte delle spese urgenti.

Un tempo questa signora conduceva una vita dignitosa, al fianco del marito e dei figli. Ma un brutto giorno il dolore ha bussato alla loro porta: il cancro aveva colpito il capofamiglia.

Per diversi anni hanno percorso insieme la "Via crucis" ospedaliera,per le pesanti cure a base di chemio e raggi.

Purtroppo il poveretto non è riuscito a vincere il male.

La signora rimasta vedova con una piccola pensione di riversibilità,

si rimbocca le maniche eva a lavorare per non far mancare il necessario ai figli.

Ma col passare degli anni anche la sua salute va decadendo esmette di lavorare.

Il figlio maggiore non trovando lavoro in città,emigra all’estero mentre la figlia si sposa con un giovane operaio.

Sembrava un matrimonio felice, allietato dalla nascita di tre figli, belli e sani.

Un giorno l’uomo confessa alla moglie d’aver perso il lavoro per

la chiusura dell’attività, ma si viene a sapere in seguito che la causa era la droga .

La sua vita familiare diventa un inferno e per non impazzire si rifugia con i figli dalla madre. E la vecchia nonna,non più autosufficiente e malata si vede costretta a chiedere nuovamente aiuto.

5 commenti

  1. Davvero una triste storia di dolore e sofferenza. Deve aiutare a capire almeno che dobbiamo tenere caro quello che abbiamo oggi perchè non si sa mai cosa ci possa riservare il futuro. Vedere nella semplicità una ricchezza è di certo una buona indicazione per la strada che dobbiamo percorrere in questa vita. Un abbraccione cara Tiana!

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  2. Una vera tragedia sulla quale chi ha tutto deve meditare.Quello che tiene le famiglie in difficoltà è essere uniti.Mia sorella quest’anno non vuole passare il Natale tutt’insieme perchè non vuole confrontarsi con una persona. Io son dell’avviso che bisogna superare tutto e ritornare in armonia e girare pagina.Ciao un abbraccio

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  3. commovente cara Tiana,ma perchè la figlia non si rivolge alle assistenti sociali?Penso che possa essere aiutata anche a trovarsi un lavoro e non pesare totalmente sulle spalle della madre.Faccio tanti auguri a questa famiglia con un po’ di coraggio e di buona volontà possa risolvere i suoi guai.

    Buon Natale a tutti da Ida

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