Italia, Italia mia
anche se umiliata e offesa
sei tu la mia patria
la terra in cui ho aperto
gli occhi alla vita
in cui sorge la mia casa
la mia chiesa,
la mia scuola,
madre di eccelsi vati e artisti.
Quando mi allontano da te ,
varcandone i confini,
anche il più misero,
che parla la mia dolce lingua,
diventa mio amico e fratello.
Questo forte sentimento l’alimento
osservando e rispettando le tue leggi.
Se penso ai fratelli lontani,
che fuggono dalla loro terra
martoriata da guerre e fame,
mi ritengo davvero fortunata
d’essere figlia di una terra
libera e democratica!
Italia nostra.
mi commuovono queste parole, perchè ricordo di un’Italia lontana, di un’Italia che non c’è più.
Io vorrei poter crescere i miei figli in una terra dove sorga la loro casa, la loro scuola, la loro chiesa, dove si parli la lingua italiana ma soprattutto dove si rispetti la legge e dove tutti, indistintamente dal ruolo che ricoprano rispetti la legge e che la giustizia sia veramente uguale per tutti.
Chissà se qusto mio desiderio sia solo utopia.
Grazie
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Anch’io vorrei un Italia libera e democratica davvero, senza privilegiati di sorta! E ancora vorrei che i miei figli non fossero, un domani, costretti ad andare in un’altra terra che pur sempre terra straniera sarebbe. Siamo cittadini del mondo, ma la nostra casa è qui!
bella la poesia!
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