Il lamento di una madre

Che tristezza!

Ho perso la gioia di vivere.

Niente più mi interessa:

nè scrivere, nè leggere,

nè usare il computer.

Anche se brilla il sole

la mia giornata è sempre buia.

Non c’è niente

che mi distolga dai miei tristi pensieri.

Forse perchè la malattia

ha ripreso il suo corso

e domani dovrò sottopormi

ad un importante esame.

Forse perchè sto troppo sola

e la solitudine mi fa sentire abbandonata,

anche se i miei figli saltuariamente

mi vengono a trovare.

Ma la preghiera mi conforta

perchè mi permette di dialogare

con Dio, nostro padre,

a cui confido le mie pene.

E’ lui la mia forza

e la mia speranza.

2 commenti

  1. Cara nonna Tiana a volte la solitudine ci oprime,ma è una condizione della nostra esistenza nella quale tutti spesso ci troviamo prima o poi anche se abbiamo vicino i nostri cari o amici…certo a una certa età è molto più probabile sentirla come un peso insopportabile ma bisogna solo avere la forza di reagire e pensare che chi ci vuol bene non ci lascerà mai soli.Scaccia via questi pensieri perchè tu hai tante belle persone che ti stanno accanto e ti sono e ti saranno sempre vicine. E poi conta anche su di noi, amici virtuali che hanno imparato a volerti tanto bene anche solo leggento i tuoi scritti i quali infondono sempre un barlume di luce . Ti voglio bene

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