A Natale il mio pensiero è rivolto più che mai a Gesù, nato in una grotta e cresciuto nell’umile casa di Giuseppe, il falegname.
Con la sua vita, Gesù ci ha insegnato l’amore, l’umiltà, il perdono, la solidarietà e la condivisione.
Nessuno festeggerà il vero Natale se non si ricorderà dei fratelli poveri, malati e soli.
Ricordiamo l’episodio di Lazzaro ed Epulone, per renderci conto che ogni nostra azione, verrà giudicata dal Signore.
Il ricco sarà benedetto da Dio, se metterà le sue ricchezze a profitto del povero, producendo lavoro, giustamente retribuito. Anche il povero può aiutare il fratello sofferente con l’amore e la monetina della vedova.
L’amore con cui si dona farà lievitare l’offerta, come nella moltiplicazione dei pani e dei pesci.
Con questa riflessione voglio ricordare a me stessa l’insegnamento di Gesù :-Amatevi gli uni e gli altri, come io ho amato voi.