La musica degli Americani di Stefania Porcu

E’ il titolo di una storia narrata da Stefania Porcu, mediante il diario, scritto da un ragazzo quattordicenne.
Marco viene inviato dalla madre da Brescia a Venezia per rintracciare suo padre, un colonnello fascista, che lavora nella polizia postale.
Marco ha cosi’ modo di conoscere il mondo dei militari americani, un mondo sfavillante di luci e musica.
Nelle loro orchestre,trombe esassofoni sprigionano musica ritmica e briosa, che fa volteggiare come piroette i ballerini specialmente
nel boogie wwoogie.
Marco si sente affascinato e muta opinione su di loro, chenon vede più come nemici, distruttori del suo paese, ma persone amiche che
attribuiscono alla guerra,la causa di tutti i mali.
Mediante il loro aiuto, ritrova suo padre, incarcerato come spia, e riesce a riportarlo a casa.
Il tempo passa e Marco, all’età di settantanove anni, dopo la morte di sua moglie Graziella, lascia Padova per raggiungere sua figlia residente a Cagliari. Tra le tante foto di famiglia, conosce sua madre all’età di diciannove anni ,bella,elegante e sorridente,davanti ad una fontana romana,
inviata a Roma dal padre, per dimenticare un innamorato non gradito dai familiari. La seconda guerra mondiale cambia i valori morali tradizionali, con il nuovo modello di vita , detta “dolce vita“.

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