Sono una vecchia insegnante elementare di 91 anni e vorrei rispondere al direttore della rivista “Chi” Alfonso Signorini, sul comportamento di un ragazzo nei riguardi del suo insegnante. Come lui, nel vedere la scena in un video, ho sentito un senso di frustrazione e di vergogna. Non riesco a capire come un ragazzino abbia avuto il coraggio di offenendere nel peggiore dei modi il suo insegnante che ha speso la vita nel formare le coscienze.
Vorrei riferire a quel ragazzo il giudizio espresso da un alunno nei miei riguardi, che ancora oggi dopo cinquant’anni mi riempie di gioia, soprattutto nei momenti più tristi della vita. Questo alunno, dopo tanti anni, mi ha contattato su facebook e mi ha mandato un messaggio con queste parole: “Signora maestra, custodisco con gelosia il ricordo di quegli anni stupendi e la ringrazio per aver contribuito a farmi crescere nei migliore dei modi”
Queste parole mi fanno benedire i sacrifici compiuti nell’arco della mia vita d’insegnate.
Caro direttore, apprezzo molto il compito che lei si assume nel mettere in risalto sia gli aspetti positivi che negativi della nosta società e della famiglia, a cui è affidato il compito di educare i figli in collaborazione con la scuola.
80/90enneSprint 