Dopo aver seguito il telegiornale spesso ritorno col pensiero ai tempi
della mia giovinezza e faccio delle considerazioni e confronti fra la società d’ieri e quella d’oggi.
Secondo me, fatta eccezione per alcuni aspetti tecnologici, la società d’ieri era più povera ma molto più dignitosa.
C’era ancora rispetto per i valori della famiglia, della morale e della religione.
I genitori davano l’esempio di serietà, di laboriosità e di sacrificio.
La donna raramente lavorava fuori casa ma il suo tempo era speso bene
nell’educare i figli e nei doveri domestici.
Non c’erano le comodità d’oggi ma c’era la collaborazione dei figli.
I fratelli maggiori aiutavano i minori nei doveri scolastici perchè la scuola,
ai miei tempi era sacra come la chiesa.
Gli alunni avevano il massimo rispetto verso i professori e accettavano
rimproveri e consigli senza obiettare.
Lo scopo dei giovani era quello di trovare, dopo il compimento degli
studi, una buona sistemazione per giungere presto al matrimonio.
L’amore ai miei tempi era una cosa seria,che sfociava quasi sempre nel matrimonio. I fidanzati non avevano la libertà che hanno oggi, convivendo
prima del matrimonio.
Allora ci si accontentava di qualche bacio furtivo, di qualche carezza e dello scambio di letterine in cui ci si scambiava pensieri amorosi e sognando il momento del fatidico "si" davanti all’altare.
Oggi raramente si sente parlare di vero amore: i ragazzi e le ragazze d’oggi passano da un’esperianza all’altra e quando raggiungono l’età del matrimonio sono già stanchi di sesso e rimandano la procreazione ad
età più che adulta .
Dopo pochi anni di matrimonio si separano, soprattutto quelle coppie che si sono allontanate da Dio.
La coscienza del bene e del male suggerisce la strada da intraprendere
e tralasciare quella che porta lontano da Dio.
è verissimo quello che scrivi,cosa ci vuoi fare è l’evoluzione dei tempi,già che se ci fossero i principi di un tempo uniti alla tecnologia moderna sarebbe un altro mondo…… Ida
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